Attenzione, domani cambia il tempo!
Questa frase, per alcune persone che soffrono di mal di schiena, rappresenta la spada di Damocle che sancisce il riacutizzarsi della sintomatologia.
Questa preoccupazione determina una delle domande più frequenti che capita di sentire negli ambulatori di fisioterapia: “Ho mal di schiena, può essere colpa del tempo?
Questa associazione risale almeno al 400 a.C. infatti già Ippocrate affermava che il tempo ha la capacità di influenzare gli stati di malattia.
Ancor oggi la maggior parte delle persone, se interrogate a proposito, affermano e tramandano ai posteri l’esistenza di una correlazione fra il cambiamento, in peggio, del clima e la percezione di dolore lombare o in altre articolazioni. Inoltre pare che ci sia una correlazione fra l’intensità del dolore e la durata del brutto tempo.
Ma siamo sicuri che questa credenza popolare sia reale?
Nonostante la convinzione comune che il tempo possa influenzare l’insorgenza del dolore muscoloscheletrico, sono pochi gli studi che hanno verificato questa associazione fra la meteorologia e il dolore lombare e purtroppo la maggior parte di essi non è fatta molto bene.
Nel 2014 Steffens, in uno degli studi più recenti e meglio condotti, ha concluso che molti dei parametri meteorologici indagati, tra i quali la temperatura, le precipitazioni, l’umidità, la pressione dell’aria e l’intensità del vento, non avevano alcun legame con l’insorgenza di dolore lombare. Stessi risultati sono stati riportati anche nell’analogo studio di Beilken nel 2016.
Sebbene questi studi hanno scoperto che le avverse condizioni meteorologiche non aumentino il rischio di un nuovo episodio di lombalgia, rimane possibile che tali condizioni possano in qualche maniera influenzare l’intensità del dolore alla schiena in pazienti che ne stanno già soffrendo.
Lo studio condotto da Duong et al. nel 2016 ha evidenziato l’assenza di tale relazione anche nei pazienti che già stanno soffrendo di un episodio acuto di mal di schiena.
Questa è una prima analisi del fatto che, come spesso accade quando si parla di salute, forse le nostre credenze risultano semplicistiche ed erronee.
I motivi potenziali del perché le persone credono che la loro lombalgia sia correlata al cambiamento delle condizioni metereologiche è da ritrovare nella limitatezza e fallibilità del ragionamento umano che porta a ri-crearsi modelli sulla base di dati non certi e casuali e a ricordare preferibilmente eventi che confermano le loro credenze e ignorano o scartano eventi che le smentiscono.
Quindi se il soggetto crede che il cattivo tempo influisca negativamente sulla sua sintomatogia tenderà a ricordare che lo scorso novembre ha avuto un brutto mal di schiena perché questo ricordo conferma la sua credenza, mentre tenderà a dimenticare il blocco lombare che aveva avuto due anni prima in luglio.
Quindi, piuttosto che colpevolizzare il meteo bisognerebbe prestare attenzione ai fattori che sono modificabili e che sono sotto il nostro controllo i quali hanno realmente un’azione benefica contro il mal di schiena.
Ad esempio la scarsa qualità del sonno, l’ansia, la paura del movimento e la depressione, la sedentarietà sono fattori dimostrati fortemente associata all’intensità del dolore e sono degli obiettivi ragionevoli sui quali poter lavorare per ridurre il rischio e l’intensità della lombalgia.
Quando avete mal di schiena e sentite dare la colpa al meteo, ricordate che è solo una credenza, chiamate il fisioterapista di fiducia e preparatevi a fare esercizi!