Francesca, il recupero alla caviglia

Il percorso di Francesca 

Francesca ha 16 anni ed è un’atleta agonista di ginnastica acrobatica. 
Il suo sogno nel cassetto? Entrare a far parte della squadra nazionale italiana. 

Cliente

Francesca, 16 anni
Atleta di Ginnastica Acrobatica

Durante una sessione di allenamento, però, subisce un grave infortunio.  All’improvviso tutti i suoi sogni sembrano infrangersi e Francesca pensa che ormai la sua carriera di ginnasta sia giunta al termine. 

La strada che le si pone davanti è lunga e molto impegnativa: la caviglia si è fratturata e ha subìto un trauma molto severo e complesso. Sebastiano Lot, fisioterapista del team di Kinè, è il professionista che affianca la giovane atleta nel suo percorso di riabilitazione. 

Dopo quaranta giorni circa dall’intervento, il primo step è garantirle una vita quotidiana normale. La caviglia è molto gonfia e dolente e per recuperare la mobilità dell’articolazione vengono eseguiti prima di tutto trattamenti manuali.

Per ritornare a camminare in maniera naturale, senza bisogno delle stampelle, viene utilizzato il Treadmill antigravitazionale AlterG®, il  sistema di deambulazione tecnologicamente avanzato sviluppato dalla NASA, che permette di applicare al corpo del paziente una forza di sollevamento in maniera uniforme, armoniosa e confortevole, alleggerendolo fino all’80% del suo peso.

 

Sebastiano fa fare a Francesca anche esercizi più impegnativi per allenare il controllo motorio, la forza, la resistenza e il carico. 

 

"Viene utilizzato il Treadmill antigravitazionale AlterG®, il  sistema di deambulazione tecnologicamente avanzato sviluppato dalla NASA".

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In una seconda fase viene eseguito un test di valutazione funzionale per testare l’efficacia e il controllo nei salti, la forza e la mobilità della caviglia. 

Sulle base dei risultati, poi, viene impostato un trattamento mirato, volto a migliorare al 100% le sue abilità motorie.

L’ultimo step? La riatletizzazione, per permettere a Francesca di ritornare a una situazione pre-infortunio, nell’ottica di un ritorno allo sport. 

Con l’aiuto di Kinè la giovane atleta di ginnastica acrobatica è tornata come prima e ha recuperato completamente la mobilità e la funzionalità della caviglia. 

Il percorso è stato molto lungo e tante sono state anche le difficoltà fisiche e mentali incontrate. 

Per questo è fondamentale creare un’alleanza terapeutica tra medico e paziente, instaurando un legame di collaborazione e di fiducia. Il professionista non ha solo il compito di motivare il paziente, ma, a volte, anche di "sgridarlo".

 

Guarda il video per conoscere in maniera più approfondita il percorso di riabilitazione intrapreso da Francesca con l’aiuto di Kinè.