L’Inibizione muscolare artrogenica (AMI) si manifesta come l’impossibilità di attivare volontariamente un muscolo in seguito ad infortunio o intervento chirurgico.
Cosa comporta l' inibizione muscolare artrogenica?
Questa condizione agisce come fattore limitante durante la riabilitazione perchè provoca:
atrofia muscolare (la più evidente), instabilità, dolore al carico e artrosi precoce.
Quali sono le cause principali dell' AMI?
Essa origina da diversi fattori:
- alterazione della sensibilità a livello dell’ articolazione compromessa;
- paure e credenze del paziente che vanno a modificare le informazioni provenienti dall’articolazione;
- riflesso muscolare inibitorio (il muscolo adiacente all’articolazione non si attiva);
- compenso neuroplastico centrale (a livello cerebrale queste anomalie alterano l’immagine motoria dell’articolazione in esame)
I sintomi dell' inibizione muscolare artrogenica
Tali meccanismi comportano nel tempo alterazioni strutturali del muscolo, alterazioni dei riflessi nervosi ed in particolare un aumento dell’attività della corteccia frontale nelle area deputata alle emozioni, nel caso specifico alla paura, producendo nel soggetto l’instaurarsi di comportamenti protettivi dal dolore.
Per meglio spiegare l’AMI facciamo un esempio semplice:
In seguito ad un intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore, il paziente spesso perde la capacità di attivare il quadricipite e questo accade nonostante il muscolo non abbia subito danni.
Come si può combattere questo disturbo?
Le strategie studiate per combattere questo disturbo e che sono risultate più efficaci nel recupero dell’attivazione muscolare sono la crioterapia (applicazione di ghiaccio) e l’esercizio terapeutico.
La prima risulta dare beneficio se eseguita per 20’-30’ prima dell’esercizio poichè migliora il reclutamento muscolare e lo sviluppo di forza da parte del paziente.
L’esercizio è invece il trattamento principale e con maggiore supporto scientifico. Strategie di rinforzo a corpo libero o con macchinari (isocinetici, isoinerziali), supportate anche da strumentazioni avanzate come il Blood Flow Restriction (BFR) sono le modalità cardine da utilizzare per ovviare a tale problematica.
Fonti
- Adam S Lepley, Lindsey K Lepley: Mechanisms of Arthrogenic Muscle Inhibition, J Sport Rehabil 2021 Sep 1;1-10
- Bertrand Sonnery-Cottet, Adnan Saithna, Benedicte Quelard, Matt Daggett, Amrut Borade, Hervé Ouanezar, Mathieu Thaunat, William G Blakeney: Arthrogenic muscle inhibition after ACL reconstruction: a scoping review of the efficacy of interventions, Br J Sports Med 2019 Mar; 53(5):289-298. Epub 2018 Sep 7.
- Grant Norte, Justin Rush, David Sherman: Arthrogenic Muscle Inhibition: Best Evidence, Mechanisms, and Theory for Treating the Unseen in Clinical Rehabilitation, J Sport Rehabil 2021 Dec 9;1-19
- Yu Konishi, Ryo Yoshii, Christopher D Ingersoll: Gamma Loop Dysfunction as a Possible Neurophysiological Mechanism of Arthrogenic Muscle Inhibition: A Narrative Review of the Literature, J Sport Rehabil 2022 Jan 25;1-6.