Molti di noi quando hanno avuto un dolore al tallone hanno ricevuto il consiglio di fare una radiografia al piede. Quando avete ritirato il referto e letto la diagnosi radiologica che recitava: "sperone calcaneare" vi siete chiesti cosa sarà mai.
Finché quando avete chiesto lumi al vostro medico vi ha risposto “è come una spina d’osso piantata sul calcagno” e magari vi ha pure consigliato di acquistare una bici e mollare la corsa per sempre. Immagino che all’uscita dall’ambulatorio il tallone vi abbia fatto male più del solito, la prima notte avete avuto incubi ciclistici e il primo pensiero del mattino vi ha trafitto, “ho una spina d'osso sul tallone” e avete guadagnato il bagno con una zoppia da gobbo di Notre dame.
Sperone Calcaneare
Keep calm, non è così grave come ve l’hanno descritta.
Lo sperone calcaneare è formato da un accrescimento dell’osso a livello del tallone dove si inserisce la fascia plantare ed i piccoli muscoli della pianta del piede.
Lo si riscontra spesso in pazienti affetti da tallonite o fascite plantare. Ma la relazione causale fra dolore del tallone e la presenza di questa entità è tutt’altro che scontata.
Innanzitutto andiamo a vedere cos’è lo sperone calcaneare. Questo accrescimento osseo si forma sul luogo dell’inserzione della fascia plantare e dei muscoli, in questa zona si concentrano massimamente le sollecitazioni meccaniche poiché c’è l’incontro fra una struttura rigida, il calcagno, con una struttura flessibile come la fascia e i muscoli. Proprio l’eccesso di sollecitazioni meccaniche in questa sede porta l’organismo a difendersi, formando una zona intermedia più rigida della fascia plantare e più morbida dell’osso del calcagno, in questo modo, questa zona cuscinetto riesce a dissipare meglio le sollecitazioni meccaniche.
Per comprendere meglio questo processo di difesa adottato dal nostro corpo è utile prendere come esempio le spine elettriche, si proprio loro, strano eh?
Se osserviamo le vecchie spine elettriche vediamo che il filo elettrico (la parte flessibile) si inserisce direttamente sulla spina (la parte rigida) questo comporta che la massima sollecitazione meccanica avviene sul filo proprio in prossimità della spina. Nelle spine elettriche attuali per evitare questa usura è stata interposta una zona non troppo flessibile per dissipare le sollecitazioni meccaniche.
Lo sperone calcaneare è associato a:
- Età, infatti aumenta la probabilità di averlo con l’aumentare dell’età. Si passa dal 10% nei soggetti di 30aa. mentre arriva al 40% e oltre dopo i 50 aa. Più tempo più sollecitazione meccanica.
- Peso, il sovrappeso sollecita maggiormente le strutture del piede e quindi abbiamo una maggior probabilità di riscontrare lo sperone in questa popolazione.
- Lavoro (rimanere tante ore in piedi) e sport (corsa). Sollecitazioni meccaniche legate al tipo di attività.
Lo sperone calcaneare è presente dal 10% all’80% nei soggetti con dolore al tallone ma allo stesso tempo è presente dal 10% al 63% nei soggetti senza dolore al tallone.
Quindi quando vediamo lo sperone calcaneare possiamo dire solo che quel piede è stato sollecitato meccanicamente.
In conclusione, non bisogna assolutamente preoccuparsi nel caso venga diagnosticato e probabilmente non sarà lui il soggetto del trattamento fisioterapico, ma il dolore e la disfunzione che lo causa, ma questo lo vedremo quando parleremo della fascite plantare.
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